"Simon Mago" e la caviglia ‘ritrovata’ nel cilindro

Di Valentina Clemente

MELBOURNE. Se i cinque set di Andreas Seppi hanno scaldato un pubblico già bollente per le temperature australiane, quelli messi a segno da Gilles Simon hanno quasi dell’incredibile, anzi togliamo il quasi. Il tennista francese aveva dato forfait a Kooyong per un problema alla caviglia e la stampa transalpina subito dopo si era lanciata (con tanto di cornetti al seguito) in un laconico countdown per il suo forfait.

Sembrava sempre l’ora giusta, anche una volta uscito l’order of play: nessuno infatti avrebbe mai pensato che Simon avrebbe osato tanto, soprattutto ad inizio stagione, ma vincendo paure e ritrosie il tennista è riuscito a scendere in campo e a vincere al quinto set mettendo a segno anche il record di durata con un bel 14-16 nel quinto set.

Il primo comunque ad essere esterrefatto del risultato è stato lo stesso tennista, sorpreso e sollevato: «All’inizio mi son sentito sfortunato perché dopo la buona preparazione che avevo fatto quest’inverno ho davvero rischiato di saltare gli Australian Open, dall’altra però sono stato fortunato a capitare dalla parte buona del tabellone ed avere un giorno in più per recuperare. Avevo un’opportunità su cento di vincere.. e l’ho colta».

Dalle stampelle alla racchetta il passo è stato breve, anche se la decisione non propriamente facile: «Se avessi perso si sarebbero dette cose non piacevoli sul mio conto e questo non mi avrebbe fatto piacere, mi aspettavano tutti al varco. Ho tentato di scendere in campo senza particolari tensioni, concentrato e attento, almeno in caso di sconfitta avrei saputo come riderci su».

Il primo giro di ruota è andato in porto, ma ora arriva il difficile e il proseguimento non è di certo assicurato: «Di sicuro mi fa male e non sarà facile, contro Brands ho dovuto scegliere un solo lato su cui rispondere ai suoi colpi, perché non avevo un vero punto d’appoggio ed è anche per questo che lui è riuscito a mettere 111 vincenti. Allo stesso tempo però sono anche riuscito a indirizzare il gioco e sono contento. Di certo se contro Cilic lo stato della mia caviglia non migliorerà non avrò scampo, con lui bisogna lavorare sullo scambio e in questo stato non potrò essere all’altezza».

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