Federer, macché ritiro! «Nel 2014 tornerò a vincere»

SHANGHAI. Una vittoria per ripartire, oliare gli ingranaggi e caricarsi in vista di un tour de force inatteso. Siamo ad Ottobre inoltrato e, evento che si verifica forse per la prima volta, Federer non ha ancora il biglietto per Londra, sponda O2 Arena. Il 2013 è la peggiore annata, fin qui, a causa di vari avvenimenti, ultima in serie la sconfitta inattesa e sconcertante subita da Robredo.

Anche a questo deve essere servito allo svizzero giocare il doppio qui a Shanghai, nella strana coppia formata da lui ed il cinese Ze Zhang. Apparso sorridente per larghi tratti del match, si è notato come cercasse di passare una sorta di allenamento e riprendere confidenza dopo un mese di assenza dai campi.

La bruciante sconfitta patita a New York sembra ormai un ricordo, messo da parte per concentrarsi sugli ultimi fondamentali appuntamenti della stagione. «Non voglio ripensare troppo a ciò che mi è successo negli ultimi due mesi, anzi.. Non ho più ripensato agli US Open ed a quella sconfitta con Robredo. Non era il mio giorno, stop. E’ una di quelle cose che devo rimuovere».

Dopo quel match Federer in conferenza stampa sbottò, non nascondendo la propria delusione. Oggi invece, sorridente e molto rilassato, ha risposto alle domande dei giornalisti come gli capita in numerose altre circostanze. L’occasione inoltre, al termine di un match di doppio, era tra le migliori per riallacciare il filo.

Sono scaturite frasi importanti. Federer ha esternato, dopo mesi, le preoccupazioni che fin dall’inizio aveva per questa stagione, rilanciando però (come ha sempre fatto) per il prossimo anno, dove vuole tornare a competere per i trofei più importanti.

«Ho sempre saputo – dice Federer – che quest anno, dopo un 2012 molto denso di impegni tra cui le Olimpiadi, sarebbe stato un po’ più tranquillo.. Fino a quando mentalmente e fisicamente starò bene, non c’è motivo per me di pensare di non poter prendere parte ai match più importanti. Non vedo l’ora di preparare il mio 2014».

Federer poi ne approfitta, complimentandosi indirettamente con Nadal per essere tornato al n.1 del ranking, per dare un’idea di come possa vivere questo momento comunque particolare, a cui mai era stato abituato prima: «Nel tennis le cose capitano talmente di fretta che alle volte ci si dimentica anche di un giocatore come Nadal. Un anno fa di lui pensavano che non avrebbe più giocato a tenni, invece eccoci qui con Rafa ritornato meritatamente al n.1 del mondo, sono davvero contento per lui». Sotto sotto Roger magari vorrebbe poter vivere un 2014 simile a quello del suo rivale, di certo si sente di poter essere ancora protagonista nei tornei più importanti. Infatti aggiunge: «La mia linea di pensiero attuale è: ‘ok, la prossima stagione potrà essere un’annata molto positiva dove non avrò tanti punti da difendere in tornei in cui mi vedo tra i favoriti e potrò risalire posizioni in classifica’».

Così, mentre tutti, da addetti ai lavori a semplici appassionati, si interrogano sulle cause per cui quest anno i risultati Slam dello svizzero sono stati così scarsi, tra età che avanza e normale momento di calo, lui vuole mantenere alte le proprie ambizioni.

Infine, alle domande sulla Race e sulle sue impressioni circa questa situazione di classifica non ottimale, lo svizzero ha precisato: «E’ uno degli obiettivi che mi pongo all’inizio di ogni stagione. Considero quel torneo il migliore in assoluto di tutto il circuito, quindi non vedo ragioni perché io non debba voler partecipare. Per me essere attualmente settimo nella Race è solo una motivazione in più a giocar bene per essere parte di questo straordinario torneo».

 

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