Kerber, la “tuffatrice” dell’anno

Il coach di Maria Sharapova, Thomas Högstedt, è un professionista a cui non sfugge nessun dettaglio. Un perfezionista. Dopo il match di Maria vinto contro Agneska Radwanska, finito alle 2.12 del mattino, è ovviamente contento e sollevato. Eppure, trova comunque il tempo per chiedere agli arbitri, in modo molto cortese e gentile, se  non ritengono anche loro che il il cavo della rete dovrebbe essere forse un po’ più teso, perchéla sua impressione è che la palla appena tocca il nastro muore lì. Certo, non farlo teso come al US Open dove la palla schizza come un missile ma almeno che sia un po’ meno ‘ammazza-scambio’. Gli arbitri lo rassicurano, domani mattina…o meglio qualche ora dopo, verificheranno la tensione del cavo d’acciaio.
Lo scorso anno Marion Bartoli era la prima riserva e dopo il ritiro di Maria Sharapova aveva  giocato e vinto un match.
Quest’anno è la seconda riserva e quindi dovrebbe capitare un oramai improbabile ritiro per consentirle di partecipare anche quest’anno (e incassare un ulteriore prize money). In genere  la seconda riserva fa vita da turista, invece qui allo stadio, chi non si è quasi mai vista è  Sam Stosur. Marion, al contrario, arriva abbastanza presto con papà e mamma al seguito. Si allena intensamente e nel pomeriggio segue le partite. Oggi, anche perchè ieri sera tutte le giocatrici hanno finito tardi e hanno dormito di più, Marion ha avuto il campo tutto per lei per oltre un ora e mezza. Praticamente si può dire che ha aperto lei lo stadio. Mi è tornata in mente la risposta di Marion al connazionale Simon quando lui si lamentava che nei tornei combined, per colpa delle ragazze, non ci sono mai i campi liberi per allenarsi. Lei lo gelò con un ‘Impari ad alzarsi prima la mattina’.

L’intera famiglia Bartoli è in campo più due scatoloni di palline. Padre a dettare gli esercizi, figlia a schiaffeggiare palline a destra e sinistra e madre a raccogliere e sistemarle ordinatamente da un lato.   (Una nota personale: liberi di pensare quello che volete della tennista Bartoli, ma come persona Marion, è fra le più educate e gentili del circuito).

C’è una  regola base che ho imparato frequentando i tornei di tennis in giro per il mondo: non si va in bagno quando si deve ma quando non c’è fila e/o quando si ha tempo. Tenere sempre in mente che ‘prevenire è meglio che curare’ e non fate come il coach della Li Na, Carlos Rodriguez, che nel match contro Serena alla fine del tie-break del primo set è scattato come un centometrista ai blocchi di partenza, correndo fuori dal campo per poi riprendere il suo posto, pochi minuti dopo, a passo di un turista al mare che passeggia sulla spiaggia.

Qui ci sono orari particolari per mangiare in sala stampa. I match potranno anche protrarsi fino alle 2 del mattino, ma la porta della caffetteria chiude inesorabilmente alle 20. L’altra sera c’era chi cercava disperatamente  un McDonald’s  per in giro per Istanbul. Anche Sharapova ha avuto qualche problema a trovare da mangiare dopo il suo lungo match. Riesce a rimediare qualcosa e quando le hanno chiesto cosa fosse ha risposto “Guarda in questo momento potrebbe anche che essere carne di canguro!” Oh la  fame è fame anche per le multimiliardarie star di tennis.

Il tabellone del doppio, si fa in 10 secondi (sono solo 4 coppie), la cerimonia però dura 10 minuti. Tutte le doppiste in campo a presenziare tranne Sara Errani che si deve preparare per il suo match e quindi manda da sola Roberta Vinci. Seduto in prima fila c’è il fratello di Sara Errani, Davide. I due si somigliano in  modo impressionante, ma talmente impressionante che se entrava in campo con un paio di scarpe con il tacco e i capelli tirati all’indietro lo potevano anche scambiare per Sara!

Domanda a Roberta Vinci: dopo di te, chi è la migliore specialista di doppio ? Ci pensa una frazione di secondo e poi sentenzia : Lisa Raymond. E chi la giocatrice giovane migliore in doppio? Roberta ci pensa, aggrotta la fronte, fa una smorfia con la bocca, pensa, ci ripensa, pensa ancora…dopo un vita e mezza si arrende: Non mi viene in mente nessuna !

Kerber perde il primo set con un doppio fallo sul set point, si gira verso il suo angolo come a dire ma che sto facendo, e l’angolo risponde con gesti di approvazione: sì dai, continua così, non ti preoccupare. Altro sguardo delle Kerber come a dire: capisco che mi volete sostenere ma a tutto c’è un limite nel raccontare bugie!
La madre di Angelique a quel punto, si sposta subito di posto. Da bordo campo decide di andare a sedersi in alto, nella tribuna ospiti e fa nascere un leggero sospetto, leggero come un ferro da stiro gettato in mare, che sia superstiziosa. Non funziona, Li Na vincerà anche il secondo set e match.

Su uno dei quattro maxi schermo all’interno dello stadio, vedo un primo piano di Li Na seduta al cambio campo, in attesa che la Kerber dopo aver perso il primo set, torni dal toilet-break. L’espressione della cinese è di una appena ripresasi dallo svenimento dopo essere stata ridicolizzata dal marito su un campo da tennis, eppur ero convinta avesse vinto il primo set. Alzo gli occhi verso il tabellone, sì, sì, ha proprio vinto il primo set . Ma se lo perdeva che faccia aveva? Ah mai contente le donne!

Credo che chiunque ami giocare a tennis dovrebbe avere simpatia per la Kerber, perché quando la n.5 al mondo scavalcata a rete da un lob, corre all’indietro e ,proprio come hai visto fare tante volte al circolo, invece di provare a colpire la palla da sotto le gambe, prende con due mani la racchetta come fosse una padella e con le spalle alla rete tira, lo sa solo lei come, un contro lob e mette la palla di là dentro le righe, in quel momento la ami. Sì, perché come si fa a non amare una professionista che praticamente dice, posso pure essere la n.5 del mondo ma io un punto non lo regalo per far vedere che so colpire la palla come al circo.  No, io la palla cerco sempre, in qualsiasi modo, di metterla nel campo dell’avversaria. Proprio come fa la signora Marina, pensionata, quando gioca al circolo del dopo lavoro ferroviario con la signora Giovanna detta Lalla. Insomma Angelique Kerber, una di noi.

Durante i 5 minuti di riscaldamento prima del match, sul maxi-schermo viene mostrato il classico cartello di divieto: cerchio rosso sbarrato. Ma piazzato sopra a cosa? L’immagine di un telefono a disco con cornetta! Uno di quelli che neanche nei negozi di antiquariato riesci a trovare. Ovvio che poi nessuno gli presti attenzione: tutti hanno il cellulare.

La  guerra delle scarpe con i tacchi a spillo oramai ha raggiunto vette elevate… a causa dell’altezza.dei tacchi. E’ vero, hanno iniziato le giocatrici nella sera elegante del sorteggio del tabellone, dove il tacco minimo era 12 cm e la camminata, a parte Sharapova, era abbastanza circospetta. Poi Ipek Senglu, la ex-giocatrice turca ed ora donna immagine della federazione turca, ha esibito la ‘Cima Everest’(decisamente oltre i 20 cm) e con tacchi talmente a spillo, ma talmente a spillo, che la superficie del campo potrebbe essere scambiata per gruviera dopo ogni suo passaggio. Si sa, le donne sono competitive sempre, non solo in campo: e così  ‘scarpe con i tacchi’ hanno cominciato ad invadere lo stadio, da parte dello staff femminile della Wta. Le vedi camminare a passo veloce la mattina. Volti sofferenti per il mal di piedi la sera. Ma, colpo di scena: Ipek bara! Appena esce dal campo, si toglie le scarpe (ha praticamente bisogno di una scala per scendere…) e cammina a piedi scalzi fino alla prossima entrata in campo. Decisamente un grave caso di doping metatarsiale!

Nell’ultimo match della giornata Errani batte Stosur con un 6-3 2-6 6-0. Il suo coach Pablo Lozano, ovviamente soddisfatto, mostra una certa tranquillità “Fra il match di Parigi e questo, il risultato finale è lo stesso ma qui Sara era più convinta di poter vincere
”.  Sono le due larghe macchie grigio scuro su una maglietta grigio chiara a rendono meglio di qualsiasi parola la sua tensione durante il match della Errani.

Ma il clou della terza giornata di questi Wta Championships 2012 a Istanbul, spetta ancora una volta ad Angelique Kerber! E succede lontano dal campo da tennis e vicino alla piscina dell’albergo. Quale modo ha scelto la tedesca e il suo coach per festeggiare la fine della stagione? Con un bel tuffo nell’acqua fredda! Ripresi e fotografati dalla capitana di Fed Cup i due hanno fatto un bel tuffo vestiti. Eroici! Poi, posata la macchina fotografica, anche Barbara Rittner si è unita ai due. E via, un altro bel tuffo! Dopo questo, dichiaro Angelique Kerber giocatrice dell’anno 2012!

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